Gli svizzeri sono generosi: ogni anno otto famiglie su dieci donano in media 300 franchi a quattro diverse organizzazioni umanitarie. Ma per quali scopi i testatori utilizzano la parte liberamente disponibile del loro lascito? DeinAdieu ha posto questa domanda a 122 organizzazioni di beneficenza svizzere.
La protezione degli animali, della natura e dell’ambiente sono gli scopi di donazione più popolari
Il sondaggio mostra: i testatori più frequentemente lasciano in eredità i loro beni liberamente disponibili a organizzazioni nel campo della protezione degli animali, della natura e dell’ambiente. A tal fine sono stati pubblicati alle organizzazioni in media 11,5 testamenti all’anno. Al secondo posto «Persone con disabilità» con 8,6 testamenti pubblicati, seguito da «Diritti umani, temi umanitari e diritti dei consumatori» con 8,1 testamenti. In media sono stati pubblicati 3,9 testamenti per l’assistenza sociale e l’assistenza agli anziani. Per «Cooperazione allo sviluppo e rifugiati» erano 3,2 testamenti.
Il focus è sulle generazioni future
«Nel caso di eredità e legati, si tratta principalmente di sostegno a lungo termine e di un valore aggiunto per le generazioni future», sospetta Nicolas Gehrig, amministratore delegato di DeinAdieu. Soprattutto gli anziani vogliono preservare la Svizzera originale per le generazioni future. Un’altra motivazione comune per la donazione testamentaria è la necessità di ritornare qualcosa a un’organizzazione. Ciò è particolarmente comune nelle organizzazioni che si impegnano per persone con disabilità, malattie gravi o anziani. Inoltre, il comportamento di donazione è influenzato dalle attuali problematiche sociali. Se i media e il discorso pubblico si concentrano sul cambiamento climatico, ad esempio, le persone fanno sempre più donazioni a organizzazioni attive nel campo del clima e della protezione della natura.
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